Si tratta di una modifica degli articoli 56 e 57 della costituzione e non una riforma innanzitutto, in quando l'unica modifica è solo nel numero dei parlamentari, ben diversa è una riforma invece.
Se vincesse il SI la rappresentanza parlamentare in Italia diminuirebbe del 36,5%. Essendoci dei "vincoli" nella diminuzione però in ogni regione questa percentuale cambierebbe:
Per esempio in senato i numeri sono circa questi:
Piemonte -36%
Lombardia -37%
Val d'Aosta 0% (un solo senatore prima e dopo la modifica)
Trentino A.A. -14%
Veneto -33%
Friuli V.G. -42%
Liguria -37,%%
Emilia R. -36%
Toscana -33%
Umbria -57%
Marche -37,5%
Lazio -36%
Abruzzo -33%
Molise 0%
Campania -38%
Puglia -35%
Basilicata -57%
Calabria -40%
Sicilia -36%
Sardegna -37,5%
Circo. Estera -33%
In realtà però la % dei seggi e la % degli abitanti rimane simile in quasi tutte le regioni.
Per esempio: Piemonte 7% dei seggi sul totale e 7,2% di Piemontesi sul totale italiano.
Le uniche regioni che hanno grossi scostamenti e quindi guadagna o perdono in peso politico sono:
Trentino A.A. che passa da 2,2% a 3% dei seggi per un 1,8% di popolazione quindi diventerebbe sovrarappresentata.
Basilicata che passa da 2.2% a 1.5% dei seggi contro 0.9% di popolazione e comunque rimarrebbe sovrarappresentata.
In realtà anche nelle regioni con una percentuale maggiore di "perdita" per esempio il Friuli V.G. -42% il rapporto seggi Friulani/seggi totali popolazione Friulana/popolazione italiana rimane in equilibrio (2%)
I numeri dei rappresentanti non valutano la qualità della democrazia o la sua rappresentatività però.
È molto più importante invece una riforma elettorale oppure una vera riforma parlamentare (come per esempio una bella riforma sul bicameralismo).
Il risparmio che si avrebbe con questo taglio sarebbe irrisorio, sarebbe più cospicuo invece se si fossero tagliati le indennità dei parlamentari.
Il parlamento non diventerebbe più efficiente con un minor numero, anzi in realtà il Parlamento italiano produce una quantità innumerevole di leggi, basta guardare la gazzetta ufficiale. Il problema quindi non è il numero di leggi, ma la qualità delle stesse e questo non ha nulla a che vedere con il numero.
Se l'obbiettivo è tagliare i costi si potrebbero tagliare le indennità, evitare gli elevati affitti che il parlamento paga per immobili, il costo dei dipendenti delle stesse camere.
L'unica cosa che questo referendum mi sembra è: una paraculata enorme. Un asso nella manica quando verranno i veri cazzi amari nei prossimi mesi per far dire ai Grillini "noi il taglio l'abbiamo fatto"...
Quindi il voto SI o NO cambia poco o nulla riguardo al funzionamento della macchina parlamento o riguardo ad un fittizio risparmio.
Un motivo per votare SI potrebbe essere quello che questa modifica sia una della prima di una lunga serie di riforme da partendo da quella fiscale, pensionistica, scolastica e in ultimo una bella e vera riforma del parlamento. Ma secondo il mio parere rimane solo un sogno...
This post was edited by SignorAnzai on Aug 21 2020 12:27pm